MORTADELLA BOLOGNA I.G.P.
Mortadella: una ricetta semplice e una lista d’ingredienti davvero corta
Ora basta!
Sono stufa di essere considerata come “la più grassa” in fatto di salumi!
Alla fine poi, ne contengo solo il 15%!
Quindi, a parità di peso, sono più magra di qualsiasi tipo di salame o della coppa di Parma, e contengo meno calorie di un piatto di pasta al pomodoro o di una mozzarella fiordilatte.
Ma con cosa volete mettere a paragone, con Il Piacere Del Gusto di mangiare una porzione di Mortadella, dolce, delicata e profumatissima?
Queste sono solo alcune delle affermazioni che asserirebbe la Signora Mortadella Bologna I.G.P., se solo potesse parlare…
Il trascorrere del tempo, il cambio delle necessità nutrizionali, e l’uso di materie prime di qualita’, ha reso la sua ricetta più leggera, seguendo le linee guida suggerite dalla scienza dell’alimentazione odierna.
Per produrla, viene realizzato un impasto utilizzando i seguenti ingredienti:
-tagli di carni magre di maiali pesanti, in special modo la carne delle spalle, che viene macinata e va a costituire la parte rosa,
-lardelli cubettati ottenuti dalla lavorazione del grasso di gola, molto pregiato per la sua consistenza e la sua resistenza alla temperatura di cottura, che al centro dell’insaccato raggiungera’ i 70° gradi, che va invece a costituire la parte bianca,
-sale, pepe in grani, spezie ed aromi naturali.
Il fatto che sia un salume cotto, lo rende adatto anche all’alimentazione delle donne in gravidanza, al contrario dei salami.
Una fila di maialini ed un mortaio con il suo pestello raffigurati su una stele di Epoca Romana ritrovata, (strumento che gli antichi romani usavano per la lavorazione delle carni) conferma le sue antiche origini.
La sua prima ricetta, pubblicata ufficialmente, la si deve al Bolognese Vincenzo Tanara che nel 1644 pubblicò “L’Economia del Cittadino in Villa” dove indicò l’esatta proporzione tra la carne e le importantissime spezie da abbinare: sale, cannella, chiodi di garofano, noce moscata, muschio, pepe in grani, zucchero, vino Malvasia.
Nel 1661, fu il cardinale Girolamo Farnese, mandato a Bologna dal Papa Alessandro VII per ristabilire l’ordine pubblico, che iniziò a regolamentare anche le attività produttive artigianali. Per garantire la qualità dei prodotti di salumeria, ed evitare le frodi che avrebbero rovinato la fama della nostra già allora famosa Mortadella, pubblicò un bando dove specificava che la carne da usare doveva essere assolutamente 100% suina. Questo fatto viene considerato come il primo provvedimento pubblicato al mondo, per salvaguardare e tutelare una specialità gastronomica. Fu istituita la “Compagnia dei Salaroli” (persone specializzate nell’uso del sale per la conservazione delle carni e atri alimenti) gli attuali Salumieri, gli unici che potevano apporre i sigilli sui prodotti, a garanzia della corretta esecuzione del procedimento di produzione.
Peso da 800 g – 1200 g
Prodotto a Bologna – Italia
INGREDIENTI:
Carne di suino, sale, pistacchi (0,5%) – nelle ricette ove previsto, pepe, aglio, antiossidante: ascorbato di sodio, conservante: nitrito di sodio.
VALORI NUTRIZIONALI:
Valori nutrizionali medi per 100g di prodotto
Energia 252 Kcal – 1046 kJ
Grassi 20g
– di cui saturi 7,1g
Carboidrati 0 g
– di cui zuccheri 0 g
Proteine 18 g
Sale 2,4g