Nella salumeria italiana, è possibile individuare diverse radici storiche.
I salumi dell’Emilia Romagna risalgono, insieme a quelli prodotti in Liguria, Piemonte, Lombardia, Veneto, al periodo celtico,
e comprende salumi crudi e cotti, con limitato contenuto di sale.
Tutti i salumi emiliani sono ottenuti dalla lavorazione della carne di maiale di cui è l'ingrediente principale.
Nell’antichità gli studiosi si pronunciarono più volte lodandone le proprietà:
Ippocrate (V sec. a.C.) scriveva: “La carne di maiale è la più digeribile e quella che fornisce più forza al corpo umano".
In età Moderna le carni di maiale lavorate, divennero protagoniste indiscusse di lussuosi banchetti,
diventando con il passare del tempo e la loro divulgazione, golosità da esportare fuori dall'area di produzione.
Negli Archivi di Stato di Genova, è emerso che nel periodo a cavallo fra il 700 e l’800 i corsari genovesi,
stivavano le navi di prosciutti provenienti dall’Emilia e dal Veneto.
Immaginando un affascinante viaggio, da nord a sud e da est ad ovest della nostra regione,
alla scoperta dei salumi Dop e Igp dell'Emilia-Romagna,
incontriamo eccellenze come il Culatello di Zibello Dop, il Prosciutto di Parma Dop, la Mortadella di Bologna Igp, la Coppa di
Parma Igp, Salame di Felino Igp, Salama da sugo Igp, Cotechino e Zampone di Modena Igp, costituiscono la miglior selezione
di prodotti, dedicata agli estimatori de “Il Piacere del Gusto”.